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P. 20/03/2002

DEL TERRITORIO 20 MARZO 2002

(GU n. 102 del 3-5-2002)

Pronuncia di compatibilità ambientale DEC/VIA/7014 concernente il progetto relativo ai lavori di ammodernamento e adeguamento al tipo 1/A delle norme C.N.R./80 della autostrada Salerno-Reggio Calabria - tratto compreso tra il km 411+400 (svincolo di Bagnara Calabra escluso) al km 442+920 (svincolo di Reggio Calabria incluso) da realizzarsi nei comuni di Bagnara Calabra, Scilla, Villa S. Giovanni, Campo Calabro e Reggio Calabria, presentato dal- l'ANAS Ente nazionale per le strade - Ufficio speciale infrastrutture.

Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

di concerto con

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali

-Visto l'art. 6, comma 2 e seguenti, della Legge 8 luglio 1986, n. 349;

- Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377;

-Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988, concernente "Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'art. 6 della Legge 8 luglio 1986, n. 349, adottate ai sensi dell'art. 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377";

-Visto l'art. 18, comma 5, della Legge 11 marzo 1988, n. 67;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 1989 costitutivo della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale e successive modifiche ed integrazioni;

-il Decreto del Ministro dell'ambiente del 13 aprile 1989 concernente l'organizzazione ed il funzionamento della predetta Commissione;

-il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 maggio 2001 per il rinnovo della composizione della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale;

-Vista la domanda di pronuncia di compatibilità ambientale concernente il progetto dei lavori di ammodernamento e di adeguamento al tipo 1a delle norme C.N.R./80 del tratto compreso tra il km 411+400 ed il km 442+920 dell'autostrada Salerno-Reggio da realizzarsi nei comuni di Bagnara Calabra, Scilla, Villa S. Giovanni, Campo Calabro e Reggio Calabria, presentata dall'ANAS Ufficio speciale infrastrutture, con sede in via Monzambano n. 10 - 00185 Roma, in data 30 giugno 2000;

- Vista la documentazione integrativa trasmessa dalla stessa ANAS Ufficio speciale infrastrutture in data 7 maggio e 29 ottobre 2001;

- Visto che la regione Calabria, pur sollecitata, non ha espresso il proprio parere sul progetto;

-Vista la nota n. ST/407/18289/2001 del Ministero per i beni e le attività culturali del 19 ottobre 2001, pervenuta in data 30 ottobre 2001, con cui si esprime parere favorevole;

-Visto il parere n. 449 formulato in data 15 novembre 2001, dalla Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale, a seguito dell'istruttoria sul progetto presentato dalla stessa ANAS, Ufficio speciale infrastrutture;

- Considerato che in detto parere la Commissione ha preso atto che la documentazione tecnica trasmessa consiste in un progetto riguardante i lavori di ammodernamento e di adeguamento al tipo 1a delle norme C.N.R./80 del tratto tra il km 411+400 ed il km 442+920 dell'autostrada Salerno- Reggio;

-Considerato che: gli aspetti programmatici: il Quadro comunitario di sostegno (QCS 1994-1999) relativo allo sviluppo e adeguamento strutturale delle regioni ricadenti nelle aree dell'obiettivo 1, ha previsto un finanziamento per i lavori di adeguamento della Salerno-Reggio Calabria per complessivi 155 Mecu, di cui il 50% a carico dell'ANAS. Il QCS 94-99, tra gli itinerari europei, ha attribuito il secondo posto di priorità all'adeguamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, fissando, per l'adeguamento stesso, una cifra superiore alla media delle altre contribuzioni;

-il piano generale dei trasporti ha stabilito le linee di sviluppo della rete stradale e autostradale ritenendo indispensabili gli interventi di potenziamento della autostrada Salerno-Reggio Calabria;

-il piano decennale ANAS, in accordo alla Legge n. 531/1982 prevede che una quota non inferiore al 40% dei fondi disponibili sia destinata alla viabilità nei territori della ex Cassa per il Mezzogiorno;

- il piano regionale dei trasporti della regione Calabria stabilisce una prima configurazione di breve periodo (1999) che comprende l'insieme delle opere già in fase di realizzazione per l'adeguamento del sistema infrastrutturale e una configurazione di lungo periodo (2015) che prevede un articolato complesso di interventi quali la realizzazione della rete ferroviaria ad alta velocità fino a Reggio Calabria, la realizzazione dell'autostrada Sibari- Taranto, il potenziamento del sistema di trasporto delle merci ed il completamento della rete viaria di primo e secondo livello. Entrambe le configurazioni, sia di breve che di medio periodo, individuano come esigenza prioritaria quella dell'adeguamento qualitativo e prestazionale dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria;

- nel Piano territoriale di coordinamento regionale con valenza paesistica (P.T.C.R.) della regione Calabria l'area in esame fa parte del Sistema portante "SP1 Sistema urbano reggino" che comprende la Conurbazione Reggio Calabria-Villa San Giovanni, l'insediamento aggregato da Scilla a Melito Porto Salvo e l'insediamento diffuso della Piana di Gioia Tauro-Rosarno.

-Tra i centri ordinatori la conurbazione Reggio Calabria-Villa San Giovanni assume il ruolo di "Città regionale", dove concentrare e potenziare le funzioni urbane di livello più elevato.

-Per la dotazione infrastrutturale tale conurbazione è considerata un nodo di scambio portante della rete infrastrutturale, formata dalle direttrici viarie (A3 Salerno-Reggio Calabria) e ferroviarie (linea Battipaglia-Reggio Calabria), cui è affidato il compito di assicurare i collegamenti con l'esterno della regione e di strutturare quelli interni alla regione. Nel Piano è chiaro il ruolo di collegamento tra i sistemi di rango diverso attribuito alla autostrada Salerno- Reggio Calabria;

- nell'area interessata dall'intervento, il piano, nel settore "Sistema delle risorse naturali" ha classificato tre comprensori paesistici sulla base delle perimetrazioni oggi vigenti ai sensi della Legge n. 1497/1939: "Area costiera tirrenica da Seminara a Villa San Giovanni", "Area interna da Campo Calabro a S. Eufemia d'Aspromonte" e "Area interna di Reggio Calabria" che costituiscono una parte rilevante del patrimonio ambientale regionale.

-Il sistema insediativo storico dell'area presenta un patrimonio di rilievo regionale e sovraregionale. Tra gli ambiti costieri e marini di particolare pregio per la compresenza di aspetti naturalistici e paesaggistici il PTCR comprende anche la "Costa Viola", litorale formato da rupi costiere e spiagge localizzato tra Bagnara e Scilla.

-Tale ambito è inoltre tutelato in quanto sito di importanza comunitaria, denominato "Costa Viola e Monte S. Elia" secondo la direttiva europea 43/92;

-condizioni di sicurezza: le analisi delle condizioni di incidentalità per la tratta esaminata evidenziano mediamente un significativo rischio di incidente. In particolare, in prossimità di Reggio Calabria, la commistione dei traffici urbani con i flussi turistici e le comunicazioni per la Sicilia, associati alle caratteristiche dell'attuale tracciato autostradale, determinano livelli di incidentalità elevata.

- Lo studio sottolinea che le attuali condizioni di criticità sono dovute anche a: assolvimento della autostrada a funzioni di viabilità urbana nel tratto di Reggio Calabria;

-funzioni di raccordo con la viabilità locale in gran parte del tratto esaminato;

-punte di traffico stagionali.

- Inoltre, in corrispondenza di alcuni tratti, le significative pendenze massime in direzione nord producono forti riduzioni di capacità e conseguenti livelli di servizio descrittivi di condizioni di elevata congestione.

- È necessario pertanto procedere all'adeguamento dell'autostrada in quanto l'opzione zero (ipotesi di non intervento) mostra elevate criticità in relazione sia allo scenario dell'incidentalità sia rispetto ai livelli di servizio. I previsti standards geometrici di tracciamento, più elevati, abbattono significativamente le condizioni di rischio, soprattutto nei tratti in cui sono introdotte varianti planoaltimetriche rispetto all'attuale tracciato;

- il miglioramento delle caratteristiche planoaltimetriche dell'infrastruttura comporta, inoltre, il generale innalzamento della velocità media di base e, conseguentemente, delle portate di servizio. La stessa realizzazione della terza corsia di arrampicamento, in direzione nord, risolve il problema del rallentamento dei veicoli pesanti che condiziona il regime di velocità della corrente veicolare.

- Nella nuova configurazione progettuale sarà assicurato il livello di servizio B nel tratto compreso tra il lotto DG 35 e il lotto DG 41 e un livello di servizio C tra il lotto DG 42 e il lotto DG 43;

-gli aspetti progettuali: per ognuno dei tratti sono state valutate possibili alternative di tracciato, privilegiando, in un primo momento, la scelta dell'adeguamento in sede. Ulteriori approfondimenti progettuali hanno però dimostrato la necessità di ricorrere a varianti di tracciato, anche significative, necessarie per riportare l'infrastruttura a standard di funzionalità e sicurezza conformi a quanto stabilito dalla attuale normativa. In generale, l'adozione di varianti planimetriche nelle parti più tortuose del tracciato, consentirà una migliore gestione dell'infrastruttura durante la realizzazione dei lavori, evitando fenomeni di crisi lungo l'intera arteria, dovute a punte di traffico legate a eventi stagionali;

- gli aspetti ambientali: la tratta autostradale si sviluppa a partire dall'ultimo tratto del litorale tirrenico denominato Costa Viola, compreso tra la Piana di Gioia e la Punta di Scilla, caratterizzato da una costa alta a pareti scoscese, interrotte da ripidi impluvi e intercalate da brevi spiagge che risalgono attraverso un sistema di terrazzamenti verso pianori sommitali posti a circa 700 metri di quota. Il territorio presenta caratteristiche di pregio naturalistiche e paesaggistiche;

-i comuni di Bagnata e Scilla presenti in questa tratta sono centri turistici con valenze urbanistiche e morfologiche. Il percorso prosegue quindi oltre la Punta di Scilla fino alla città di Reggio Calabria, capoluogo regionale, nell'ambito costiero dello Stretto di Messina caratterizzata da un'ampia pianura alluvionale formata dall'apporta delle fiumare provenienti dall'Aspromonte. Lungo la pianura costiera sono presenti una serie di frazioni che individuano un'unica grande conurbazione dalla città di Villa S. Giovanni a nord, fino a Reggio Calabria;

- nel primo tratto l'idrografia è costituita da numerosi torrenti che hanno per lo più un breve percorso e presentano, nei tratti montani, una pendenza molto elevata che si riduce bruscamente in prossimità della costa. I principali corsi d'acqua sono la Fiumara Sfalassà e la Fiumara Favazzina. Successivamente nei pressi di Villa San Giovanni, superata Punta Pezzo, ha inizio il versante Ionico calabrese dove l'idrografia è rappresentata da fiumare i cui bacini sono compresi tra le fiumare di Gallico e di Melito. I corsi d'acqua principali attraversati dall'opera sono la fiumara di Gallico e quella di Catona;

- I corsi d'acqua dell'area sono caratterizzati da un marcato regime torrentizio con portate che possono assumere talora anche una certa importanza, in concomitanza degli eventi meteorici di maggiore intensità;

- la qualità delle acque, secondo i dati di un'indagine conoscitiva della regione Calabria, mostra valori critici nel tratto tirrenico in prossimità degli abitati di Bagnara Calabra e Scilla dove gli scarichi versano i liquami direttamente nei corpi ricettori senza alcun processo depurativo;

- gli altri corsi d'acqua del versante tirrenico presentano uno stato di qualità ambientale sufficiente con presenza tuttavia di situazioni a rischio. Nell'area dello Stretto di Messina le acque superficiali presentano uno stato di qualità del tutto insufficiente in quanto gli scarichi di liquami non soggetti a trattamento depurativo recapitano direttamente nei corpi ricettori costituiti da tutte le principali fiumare, per una parte degli scarichi il recapito è direttamente sul terreno.

 

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